“I lividi per i miei capelli lunghi”: il ricordo di Vladimir Luxuria nel giorno contro l’omobitransfobia

“Ripropongo questa mia foto da adolescente con i lividi delle botte che avevo preso solo a causa dei miei capelli lunghi e atteggiamenti effemminati”. Con queste parole intense e personali, Vladimir Luxuria, attivista, scrittrice e volto noto della televisione italiana, ha ricordato su Facebook i momenti più difficili della sua giovinezza vissuta a Foggia, città dove è nata e cresciuta.
Il post è stato pubblicato oggi, 17 maggio, in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, una data simbolica per Luxuria che non ha mai smesso di denunciare la violenza e i pregiudizi subiti da chi, come lei, ha osato essere se stesso in un contesto sociale ancora troppo spesso ostile alla diversità.
“Quelle ferite sono medaglie”Nel messaggio, accompagnato da una foto che ritrae il volto segnato da lividi, Luxuria non si limita a rievocare un fatto privato, ma rilancia un appello civile e politico: “Tante cose sono cambiate nella mia vita ma certe ferite, anche se per me sono le medaglie della mia sincerità, restano ferite”.
Un dolore antico, ma mai rimosso, che torna a farsi sentire ogni volta che un’altra persona LGBTQIA+ subisce aggressioni o insulti. Un ricordo personale che diventa racconto collettivo, simbolo delle tante vite segnate dalla violenza dell’intolleranza.
“Sopravviveremo”Nel suo post, Luxuria parla anche di resistenza, di forza e di determinazione: “Sopravviveremo alle botte, agli insulti, ai sorrisi beffardi, a chi ci punta il dito contro, a chi ci considera non degni di avere gli stessi diritti di tutti gli altri”.
Un messaggio rivolto soprattutto alle nuove generazioni, perché non dimentichino quanto sia ancora necessario lottare per la dignità e l’uguaglianza. E per ricordare che ogni storia personale è un tassello importante nella battaglia contro l’odio e per i diritti civili.
L’hashtag che chiude il post – #giornatamondialecontrolomofobia #omobitransfobia #17maggio – è il segno di una militanza mai interrotta. E della volontà di trasformare il dolore in memoria viva, capace di parlare al cuore e alla coscienza di un intero Paese.
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